LA LETTERA DI BARI. PER UNA EDUCAZIONE DIGITALE DELLA FAMIGLIA

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Abbiamo dato vita al Forum “Bambini e mass media”, perché abbiamo un

sogno da condividere con chi vuole che i mezzi della comunicazione sociale

preferiscano sempre la realtà al racconto irreale, che rischia di imporre

l’omologazione di una logica mercantile al senso dell’umano.

Abbiamo il sogno di una comunicazione che abbia coscienza di informare le

persone prima che conquistare i consumatori.

Abbiamo il sogno di una informazione che sappia dialogare invece che ammaliare e convincere.

Abbiamo il sogno di una comunicazione che usi la manipolazione solo come

forma di un contenuto autentico e libero.

Abbiamo il sogno di una comunicazione che illumini il mondo con la bellezza

delle parole, consapevole di formare menti e coscienze.

Abbiamo il sogno di una comunicazione che si preoccupi della buona educazione sempre.

Abbiamo il sogno di una comunicazione sociale fondata sul rispetto, che sappia

rivolgersi a chi ascolta, legge, osserva con l’attenzione che si deve ad ogni

persona, e che si ricordi sempre che parlare alla massa significa parlare in

realtà ad uno ad uno.

Abbiamo il sogno di una comunicazione sociale che sappia fondarsi sulla

fiducia tra le persone e rivolgersi alla intelligenza di ognuno contemporaneamente ai sensi e all’emotività. Una comunicazione che sia

immagine e parola di verità e, quindi, riflessione critica e considerazione.

Abbiamo il sogno di una comunicazione sociale che non urli, che ci alieni dalla

fretta e dalla improvvisazione, che sappia cercare e trovare le parole giuste per

raccontare anche l’orrendo e l’irraccontabile.

Abbiamo il sogno che di questi temi si parli più spesso non solo tra gli addetti

ai lavori, né tantomeno per dettare regole, il più delle volte disattese.

Abbiamo bisogno che nel tam tam mediatico e crossmediale i bambini e gli

adolescenti siano la stella polare del linguaggio che si usa, perché sono

fruitori-protagonisti come gli altri (se non più degli altri) e hanno diritto a

conoscere, capire, interpretare, essere educati e formati ad essere cittadini del

mondo, giusti e veri.

Bari, 24 marzo 2014

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