XXXVII – GIORNATA PER LA VITA

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SOLIDALI PER LA VITA

 

«I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita». Queste parole ricordate da Papa Francesco[1] sollecitano un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. È l’invito a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1 Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita[2].

Quando una famiglia si apre ad accogliere una nuova creatura, sperimenta nella carne del proprio figlio “la forza rivoluzionaria della tenerezza”[3] e in quella casa risplende un bagliore nuovo non solo per la famiglia, ma per l’intera società.

Il preoccupante declino demografico che stiamo vivendo è segno che soffriamo l’eclissi di questa luce. Infatti, la denatalità avrà effetti devastanti sul futuro: i bambini che nascono oggi, sempre meno, si ritroveranno ad essere come la punta di una piramide sociale rovesciata, portando su di loro il peso schiacciante delle generazioni precedenti. Incalzante, dunque, diventa la domanda: che mondo lasceremo ai figli, ma anche a quali figli lasceremo il mondo?

Il triste fenomeno dell’aborto è una delle cause di questa situazione, impedendo ogni anno a oltre centomila[4] esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all’Italia. Non va, inoltre, dimenticato che la stessa prassi della fecondazione artificiale, mentre persegue il diritto del figlio ad ogni costo, comporta nella sua metodica una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai.

Il desiderio di avere un figlio è nobile e grande; è come un lievito che fa fermentare la nostra società, segnata dalla “cultura del benessere che ci anestetizza”[5] e dalla  crisi economica che pare non finire. Il nostro paese non può lasciarsi rubare la fecondità.

È un investimento necessario per il futuro assecondare questo desiderio che è vivo in tanti uomini e donne. Affinché questo desiderio non si trasformi in pretesa occorre aprire il cuore anche ai bambini già nati e in stato di abbandono. Si tratta di facilitare i percorsi di adozione e di affido che sono ancora oggi eccessivamente carichi di difficoltà per i costi, la burocrazia  e, talvolta, non privi di amara solitudine. Spesso sono coniugi che soffrono la sterilità biologica e che si preparano a divenire la famiglia di chi non ha famiglia, sperimentando “quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita” (Mt 7,14).

La solidarietà verso la vita – accanto a queste strade e alla lodevole opera di tante associazioni – può aprirsi anche a forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia. Possono nascere percorsi di prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino può trovare una famiglia, o un gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro, evitando così il rischio dell’aborto al quale, anche suo malgrado, è orientata.

Una scelta di solidarietà per la vita che, anche dinanzi ai nuovi flussi migratori, costituisce una risposta efficace al grido che risuona sin dalla genesi dell’umanità: “dov’è tuo fratello?”(cfr. Gen 4,9). Grido troppo spesso soffocato, in quanto, come  ammonisce Papa Francesco “in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!”[6].

La fantasia dell’amore può farci uscire da questo vicolo cieco inaugurando un nuovo umanesimo: «vivere fino in fondo ciò che è umano (…) migliora il cristiano e feconda la città»[7]. La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita.

 

 

Roma, 7 ottobre 2014

Memoria della Beata Vergine del Rosario

 

 

Il Consiglio Permanente

della Conferenza Episcopale Italiana

 

 

 

[1] Papa Francesco, Viaggio Apostolico a Rio de Janeiro in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della gioventù. Angelus,  Venerdì 26 luglio 2013.

[2] Cfr. Papa Francesco, Discorso ai partecipanti all’incontro promosso dalla Federazione Internazionale delle Associazioni dei medici cattolici, Venerdì 20 settembre 2013.

[3] Papa Francesco, Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, 288.

[4] Cfr. relazione del Ministro della Salute al Parlamento Italiano del 13 settembre 2013.

[5] Papa Francesco, Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, 54.

[6] Papa Francesco, Visita a Lampedusa. Omelia presso il campo sportivo “Arena” in Località Salina, 8 luglio 2013.

[7] Papa Francesco, Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, 75.

“STILI DI VITA” (alla riscoperta della propria umanità)

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        “STILI DI VITA”

  AMORE E AFFETTIVITA’

gennaio 16 @ 19:3021:00

In una società che esercita una forte pressione in direzione dell’acquisizione di modelli di vita centrati sull’apparenza, sull’efficienza, sul benessere e spesso disattenti a significati più alti, vi proponiamo un percorso formativo che vuole offrire ai destinatari un piccolo contributo per la riflessione e, magari, renda capaci di comportamenti nuovi, anche difformi dalla mentalità corrente. Sarà un cammino fatto di sei  tappe, una al mese, in cui ci soffermeremo a riflettere, anche con l’ausilio di esperti, sulle esperienze  che si vivono nella quotidianità e a chiederci come la Parola del Signore possa introdursi feconda nella nostra vita .

(in particolare per genitori, per i coniugi, per le giovani coppie, fidanzati, e giovani)

Vi aspettiamo con gioia.

L’EQUIPE DI PASTORALE FAMILIARE

16/01/2015 ore 19,30   Amore e affettività (Salone Parrocchiale)

20/02/2015 ore 20,00   Carità e giustizia (Salone Parrocchiale)

20/03/2015 ore 20,00   Malattia e sofferenza (Salone Parrocchiale)

17/04/2015 ore 20,15   Rabbia e conflitto (Salone Parrocchiale)

15/05/2015 ore 20,15    Morte e speranza (Salone Parrocchiale)

09/06/2015 ore 20.15    Perdono e gioia (Salone Parrocchiale)

 

N. B.     Garantito servizio intrattenimento e animazione per bambini (presso la biblioteca parrocchiale)

 

Semplicemente… un augurio più umano di buon Natale!

«Tu sei Signore, dovunque l’uomo diventa più umano. Sei nel grido vittorioso del bambino che nasce, sei nell’ultima parola del morente, sei nell’abbraccio degli amanti. Tu sei in ogni senso di illuminazione, in ogni anelito di vita, in ogni segno di bellezza, in ogni sogno di bellezza, in ogni rinuncia per un grande amore. La tua venuta è nella certezza forte e inebriante che nel cuore di ogni essere vivente Tu sei» (P. G. Mannucci).



4.0.1

Accogliamo don Gianni Grazioso

10835129_796668557038460_7248540112302908332_oCon immensa gratitudine e riconoscenza al Signore e al nostro padre e pastore, siamo lieti di accogliere nella nostra comunità parrocchiale il neo diacono don Gianni Grazioso. Don Gianni sarà nostro collaboratore e affiancherà il nostro cammino in questo periodo diaconale. A tutti quanti rivolgo l’invito alla preghiera per lui e la responsabilità nell’accompagnamento.
Nella gioia del Signore che viene con i suoi segni, auguro un fecondo cammino di Avvento!

Il Cammino di Santiago: un’esperienza di Fede

10151362_10204386467239980_2852799738980775933_n<<il bisogno di raccontare è fortissimo, davvero ti esplode dentro. Ma parlarne tra pellegrini, proprio non serve… E’ agli altri che lo si vuole dire. Non è un rigurgito di nostalgia per una bella vacanza, no, è ben altro: non si avrebbe nostalgia della fatica, del dolore fisico, di uno zaino pesantissimo portato per quaranta giorni, se tutto questo non avesse un senso più alto. Quale? “Solo El de arriba lo sabe”>> (E. Orlandi)

La serata prevedete il racconto, per video e fotografia, della esperienza che un piccolo gruppo di 5 amici hanno vissuto tra il 13 e il 27 agosto u.s.
In questa occasione si presenteranno i cammini diversificati dei ragazzi di scuola superiore, dei giovani, dei cresimandi adulti, fidanzati e giovani-coppie.

Scuola di Democrazia

c1bfd313-64a8-482c-9dd6-759cb602189aL’Associazione politica e culturale “Cercasi un fine”, che da più di un decennio si propone di educare all’ impegno sociale e politico nel quadro delle scienze umane, dei valori fondanti della Costituzione e del Magistero Sociale della Chiesa, insieme alla Parrocchia S. Antonio e all’Associazione “Giovani cittadini”, promuove nel territorio di Monopoli, il secondo anno della Scuola di Democrazia.

Dopo aver riflettuto sugli aspetti storici, filosofici e culturali del concetto di democrazia, la scuola vuole ora proporre a quanti intenderanno partecipare un itinerario di studio e di riflessione su come la democrazia possa e debba incarnarsi nelle autonomie locali.

Nell’Esortazione apostolica post-sinodale “Evngelii Gaudium”, papa Francesco scrive: «Chiedo a Dio che cresca il numero di politici capaci di entrare in un autentico dialogo che si orienti efficacemente a sanare le radici profonde e non l’apparenza dei mali del nostro mondo! La politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose di carità, perché cerca il bene comune» (EG, 205).

Cogliendo questo invito, la Scuola vuole puntare sulla formazione di uomini e donne che prendano seriamente a cuore la cosa pubblica, a partire dall’impegno fattivo verso le problematiche che riguardano la nostra regione e la nostra città, al fine di recuperare la passione di occuparsi del bene comune.

Il primo appuntamento Giovedì 13 novembre alle 20.00 – Salone “don Salvatore Carbonara” – Parrocchia S. Antonio di Monopoli

Pieghevole scaricabile qui

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